ESCE IL VOLO, LA NUOVA ANTOLOGIA DI PHOTOMILANO

Il 22 giugno 2024 all’interno della DIY WEEK END evento di Opificio della Fotografia e associazione DIY viene presentat0 il volume Il Volo la seconda antologia di PhotoMilano a cura di Federica paola Capecchi

Nel volume foto di:
Alberto Scibona, Aldo La Rosa, Alessandra Bearzatto, Alessandro Rovelli, Alessandro Vascotto, Andrea Lattuca, Andrea Schiavinato, Angelo Caspani, Anna Esposito, Anna Signorini, Annalisa Ceolin, Barbara Cecchini, Christine Selzer, Claudio Manenti, Corrado Formenti, Cristina Tosi, Debora Magliano Sanso, Donatella Sarchini, Elena Bonagamba, Elena Galimberti, Elisabetta Maetzke, Emanuele Cortellezzi, Emanuele Minetti, Emilio Rizzo, Erminio Vanzan, Federica Garusi, Francesca Romano Semerano, Francesco Salvadori, Francesco Tadini, Franco Mammana, Gabriele Vargiu, Giovanni Paolini, Giuliano Leone, Giuseppe Petrone, Graziano Franceschin, Guido Maria Landucci, Lidia Montenero, Luisa Montagna, Marco Simontacchi, Maria Cristina Barbieri, Maria Elvira Mora, Marina Tomasi, Matteo Groppi, Mauro Tozzi, Michele Coccioli, Michele Rizzo, Mirko Moriero, Monica Cossu, Nadia Frasson, Nelita Specchierla, Nella Tarantino, Orlando Imperatore, Paola Rizzi, Patrizia Pumo, Patrizia Riviera, Pepe Guisado, Riccarda Montenero, Roberta Marras, Roberto Cazzato, Roberto Manfredi, Roberto Menardo, Ruggero Ruggieri, Sergio Catitti, Stefano Barattini, Stefano Massa, Teresa Vella, Valentina Antonucci, Valerio Bianco, Yuri Rodolfo Alvarez.

Qui di seguito uno stralcio dell’introduzione al volume di Francesco Tadini

Questo libro – questo volo collettivo – rende evidenti le terre emerse, il “laggiù” del visibile-a-occhio-nudo, così come le figure incerte, sfuggenti – ma non per questo meno concrete – dei fondali oceanici della nostra mente.

Forse si potrebbe dire che la Fotografia, oggi, ha superato la fase dello specchio, quella dell’auto-riconoscimento. L’Io-sono fotografico non è più impegnato a far coincidere la Realtà con la Verità. E, forse, potremmo aggiungere che l’attività di un fotografo si è liberata di molto peso. E che, nella conquistata leggerezza, ogni autore può dosare “terre emerse” e “figure oceaniche” (visione retinica e visone poetica) con una quantità e una qualità di ferri del mestiere del tutto nuova.

La camera oscura è a disposizione di ogni autore. La postproduzione non è un “trucco” da mago illusionista, ma il “pennello” che trascina sulla tela la volontà. C’è chi la utilizza per scandagliare i toni di luci e ombre con misurati o vertiginosi bianchi e neri. Chi la lancia all’inseguimento di un colore immaginato (come quei “ragazzacci” della mostra da Nadar) oppure – rigorosamente – a braccetto con un racconto giornalistico.

La qualità e la misura di un racconto non sta nelle grazie di un carattere da stampa. E nemmeno nel numero di pagine. Forse potremmo dire che essa si riveli nell’apertura a mondi (piccoli o grandi che siano) sconosciuti e in bilico tra essere e non-essere. Cose che, senza l’autore, sarebbero restate al buio, innominate.

I voli dei piloti di PhotoMilano non cercano una nuvola “alla moda” nella quale accomodare – con compiacimento – la propria vanità o “bravura” fotografica. Ne sono testimonianza i dialoghi e le corrispondenze quotidiane che danno energia al gruppo online (sul social Facebook). Sono voli spericolati, senza pilota automatico. E cercano di illuminare e dare un nome anche a territori e a “città invisibili” – per dirla con Calvino. Cose minime, a volte. Cose dell’altro mondo, talora. Come immaginare un razzo e partire per un lungo viaggio. Dalla Terra alla luna.

 

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Inaugura sabato 22 giugno alle 19 presso Opificio della fotografia – Casa Museo Spazio 22/06/2024

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